Cari amici, continuando ad indagare sulle origini delle patologie croniche irrisolvibili, mi sono ritrovato il documento con l’aggressione avuta da parte dei miei colleghi riguardo al mio suggerimento di come osservare e identificare su se stessi le origini di molti sintomi diintolleranza alimentare ai più diversi alimenti.
Avevo, quindi, raccontato loro di come le intolleranze, sia nostre sia dei pet, quasi sempre provocano reazioni rapidissime, contrariamente a quanto sull’argomento si pensa, e cioè ad un accumulo progressivo e lento.
Che ci sia, quindi, un periodo di accumulo, e che, per non avere più intolleranza a l’alimento, è necessario eliminarlo per vari mesi.
Chiedo quante di voi hanno osservato che la reazione, se un cibo è tossico per l’organismo, è invece molto rapida (fra subito e alcune ore) e può colpire qualsiasi organo.
Vi prego caldamente di segnalarmelo, grazie
Sergio Canello, medico veterinario naturopata, omeopata, ricercatore indipendente ed esperto internazionale d’intolleranze alimentari e di patologie legate alla contaminazione chimica e farmacologica degli alimenti.
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